giovedì 1 marzo 2007

Una furtiva lacrima

Oggi sono uscita da casa con un sorriso (come d'abitudine, visto che ho sempre fiducia nel destino e non si può mai sapere chi osserverà il mio sorriso e ne verrà conquistato), e sono rientrata con le lacrime che mi rigavano il volto. A scuola, lo sfigato del vice-preside, il quale ha qualche anno in più di me e un cuore che ha lasciato nella culla quando ha cominciato a camminare, mi ha detto delle parole così crude, con un tono così sgarbato e cattivo che mi sono sentita maltrattata. Però non gli ho dato la soddisfazione di vedermi piangere, perchè mi sono alzata e sono andata a cercare nascondiglio in corridoio, dove mi ha vista solo la bidella, che mi ha chiesto cosa fosse successo. Ho inventato la scusa di un mal di pancia e mi sono ricomposta. Lui non lo saluto più, e giuro che qualsiasi cosa mi chiederà di fare extra per la scuola, la mia risposta sarà sempre NO. E' un essere così insensibile che mi chiedo come e cosa possa insegnare a dei ragazzini in un'età così delicata della loro vita. Ma forse è così che si va avanti, non guardando in faccia nessuno. Non voglio più avere a che fare con lui e se solo si azzarda a chiedermi cosa ho, gli risponderò per le rime, cosa che non ho avuto la forza di fare oggi, tanto ero sbigottita. Ho una tale tristezza addosso! Mi manca la mia mamma, mi manca la mia camera intrisa di sogni e dolori, mi manca il mio amore, mi manco io, che da quando sono arrivata qui, mi sono imposta di essere un'altra. Ho paura di tutto e soprattutto pensare che il futuro sarà come lo vedo adesso. Vorrei tanto una carezza dolce sul viso ed un abbraccio in grado di dileguare la solitudine che sento dentro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non stai cercando di essere un'altra..stai solo mostrando una parte di te che non conoscevi..ed è la parte che ti fa camminare a testa alta, che ti permette di poter dire: la tristezza non può prendersi la mia vita. per ora sono sola, ok..ma vado avanti..da sola e senza aver bisogno di nessuno..orgogliosa di me e della sofferenza che ho provato e che mi ha reso più forte!

al diavolo il vicepreside..domani lo saluterei con un sorriso beffardo quasi a dirgli: hei tu..guarda che ci vuole ben altro che le tue parole per farmi piegare!non mi fai nessuna paura, anzi mi fai un pò pena!!

stai su e ricordati che tutto è esperienza!

Anonimo ha detto...

Anonimo, le tue sono solo parole utopistiche, nel mondo in cui realmente viviamo, è difficile fare finta che nulla sia successo, e soprattutto a Bibi, che mi sembra da quello che scrive, una persona così forte fuori ma che si sbriciola facilmente. E' facile pronunciare parole come le tue, ma sai bene che non è proprio così, quindi attento a dire le cose con più oculatezza e verità reale.

Anonimo ha detto...

forse non pensi che se scrivo certe cose è perchè le ho vissute in prima persona e so che possono essere reali?

e poi bibi, dovrà imparare a non sbriciolarsi troppo facilmente e la vita e l'esperienza glielo insegneranno. ovviamente questo non significa per bibi perdere la propria sensibilità, ma solo sapere sfoderare gli artigli.