mercoledì 19 dicembre 2007

COSCIENZA DI NON SAPERE

Image by Aimee Levy

Stavo osservando la mia cucina...sembra sia passato un asilo nido durante l'intervallo. Dovrò mettere a posto quanto prima, la partenza è vicina, devo sistemare, preparare il trolley e preparare me per la discesa. Le vacanze saranno lunghe, io non so cosa spero e se spero, in fin dei conti a certe verità sono arrivata adesso. Doveva andare in quel modo, lo sapevo io e lo sapevano tutti. Certo, avrei voluto non farmi male e prendere esempio da tante mie coetanee che riescono a scindere perfettamente un'avventura da una storia seria. E' che ci spero così tanto che arrivi anche per me Mr. Big, qualcuno a cui voler bene e da cui essere amata. Non so più per quali vie potrà arrivarmi, non so più se sarà normale la prassi o trattandosi di me (credo a questo punto di essere portata per le tribolazioni) ricoperto di filo spinato che un'altra volta dovrò accuratamente togliere. Non so più chi mi è destinato e se mi è destinato qualcuno; intanto io non cerco, perchè credo che arriverà ed io non potrò farci nulla. Io non so più e questo mi disorienta, perchè ho sempre penstato di sapere, invece sento crollare ogni certezza ed ogni punto fermo. Sarà l'età? Sarà l'evoluzione che inesorabile arriva comunque anche se tu vorresti rimanere sempre ferma ad un punto? La mia risposta è sempre quella, io non so, e vorrei certezze e sicurezze. Vorrei.

giovedì 22 novembre 2007

FIVETEEN SECONDS



IO SU DI LEI
IL VENTO SU NOI…….
TRA PAURA E PASSIONE
Pelle su pelle …noi siamo gli amanti nel poco tempo
Prigionieri di un mondo
Che manca d’esempio io…….
Io su di lei….. la voglio sentire,,,, voglio farla tremare…
Sento che vive… ed è vita che ha chiesto
“Come tu adesso“
io per questo momento….. pagherei ogni prezzo
"Coccinella" Biagio Antonacci



Lo so è farsi male ascoltare questa melodia, queste parole, ma non riesco a non farlo. Mi sento una trottola impazzita. Ecco quello che sono, qualcosa che gira e gira e non riesce a fermarsi. Qualcuno mi fermi. Mi sento nello stesso modo di un anno fa. Stesso stato d'animo, stessi pensieri, stessa sfigatissima tristezza. L'unica cosa nuova è che mi sembra che mi si sia spezzato qualcosa dentro e non riuscire ad incollare questi due pezzi mi dilania, non mi fa avere pace. Oggi mi sono alzata quasi alle 14.00. Nessuna voglia di fare qualcosa e tutto il desiderio di rimanere sulla mia strabiliante poltrona con 400 varie posizioni in cui mettersi, sotto il plaid colorato che mi accompagna da quando sono arrivata in questa casa. Non so neanche che tempo ci sia fuori, ho ancora le imposte chiuse e non mi interessa scoprirlo. Sento di essere intossicata dal computer, sto sempre davanti allo schermo a guardare e deprimermi vedendo come il Piccolo mi abbia eliminato addirittura dai contatti msn. Beh, l'ho fatto anch'io, eliminarlo, ma non mi è stato di nessun giovamento, anzi serve a chiedermi più spesso quanto ci sia stato di vero o quanto di immaginato. Mi sembra di non essere stata abbastanza prudente nel dire o fare certe cose e soprattutto (ed è questo quello che più mi brucia) di come io abbia potuto dare tanto di me. Avrei dovuto (essendo io quella più grande) andarci più con i piedi di piombo. Forse mi sbaglio, ma mi sembra di aver sentito dire una volta a Maurizio Costanzo che più passano gli anni più i sentimenti diventano più violenti e difficili da gestire, soprattutto le separazioni. Io non so se è per lui che io sono così o se è per qualcosa che avevo già dentro e che non ho elaborato. Probabilmente questo qualcosa di non curato ha scatenato questa reazione. Mi sento apatica, non ho voglia di parlare e comunicare pensieri ed emozioni. Mi capita sovente di chiedermi chissà dov'è la persona destinata a me, chissà che starà facendo in quel momento, chissà se anche lui starà pensando le stesse cose, chissà se già lo conosco, chissà se ho sbagliato in qualcosa per cui non mi accorgo. Eppure cosa c'è di tanto esagerato nel chiedere qualcuno per cui io sia l'unico motivo di felicità e di coerenza? Qualcuno che si ricordi quando devo prendere l'antibiotico e dirmi "salute" quando starnutisco, che sa già quello che penso senza bisogno che io lo dica, che apra la porta di casa felice al pensiero di trovarmici dentro. Qualcuno che non faccia un pezzo di strada con me, ma l'intera strada. Guardo la pila di fogli da compilare per consegnarli domani a scuola e giro la testa da un'altra parte, mentre il portacenere trabocca di sigarette... dovrei svuotarlo...come è successo a me. Svuotata.

lunedì 19 novembre 2007

QUELLO CHE NON TI HO DETTO (Scusami...)

Scusami
Se quella sera sono stato troppo fragile
E non ho avuto proprio forza per resistere
Per fregarmene

Scusami
Ma la voglia di sentirti era incontrollabile
Dirti tutto in quel momento era impossibile
Era inutile

Scusami,
Se ho preferito scriverlo,
che dirtelo,
ma non è facile dirti che
sei diventata il senso
di ogni mio giorno, momento, perché...
perché sei fragile

Scusami
Se io non sto facendo altro che confonderti
Ma vorrei far di tutto per non perderti
Voglio viverti

Parlami
Ma ti prego di qualcosa oppure stringimi
Ho paura del silenzio e dei tuoi brividi
E dei miei limiti

Scusami,
Se ho preferito scriverlo,
che dirtelo,
ma non è facile dirti che
sei diventata il senso
di ogni mio giorno,
momento, perché...
perché sei fragile
e come me sai piangere

TODA JOIA TODA BELEZA


Colonna Sonora: Toda joia toda beleza (Roy Paci)
Sognami (Biagio Antonacci)
Senza parole (Vasco Rossi)



Oh my God!! Quali erano state le mie ultime parole sul post? Ecco perchè "mai dire mai". Bibi ha perso la testa quest' estate. Cotta, presa, fulminata. Non so neanche io come sia arrivata a questo punto però è così che si dice succede. Da dove comincio? Forse dall 'inizio che è meglio. Estate senza troppe aspettative e poi una mattina in spiaggia...trac! lo vedo. Beh, a dire la verità prima di lui vedo una parte del suo corpo che davvero davvero non può passare inosservata...uuhhhh se ancora ci penso a quel sedere. Comunque, il sedere si gira e mi mostra un volto davvero niente male. Non l' avevo mai visto prima e quindi lo osservo bene. Anche a lui suscito la stessa curiosità e di sottecchi ogni giorno ci guardiamo. Mi accorgo subito però della nota dolente (che dirò a breve), ma non mi aspettavo chissà che da questo incontro e quindi proseguiamo con i nostri sguardi. Brrr... Ok vado avanti. Stesa sulla battigia, bagnata dalle piccole onde fresche del mare sto lì a conversare con amici e parenti del più e del meno e dialogo con una bionda signora piuttosto affabile alla quale racconto del mio prossimo esame x l'abilitazione che dovrò fare a Pavia. La signora mi dice che è una bella città, vivibile, a misura d'uomo; insomma me la descrive quasi nei minimi particolari, poi essendo arrivata quasi ora di pranzo ci si saluta e si va via. Intanto le occhiate non venivano mai meno. Passano quasi 3 giorni così, faccio quasi amicizia con la signora che un giorno mi dice che il figlio studia a Pavia e che forse mi potrebbe essere d'aiuto, così in un battibaleno si volta e chiama: "Salvatoreeeee...." Mi volto verso la direzione della sua voce e quasi mi prende un colpo quando vedo a chi è indirizzata. Si, sederino bello si gira e risponde. Avrei voluto sprofondare, avrei voluto che un'onda mi trascinasse lontano tanto era l'imbarazzo che stavo provando. Lui si alza dal suo asciugamano col suo corpo spettacolare e si avvicina a me. Si presenta e la madre si volatilizza. Io sorrido come una deficiente mentre lui informato dalla madre del mio prossimo arrivo a Pavia comincia a dirmi com'è l'ateneo etc etc. Ohh quanto mi piaceva. Nel frattempo cercavo di tirare in dentro la pancia. Nota dolente: lui studia ancora all'università, indi più piccolo di me, ma vabbè, chissenefrega. La settimana seguente è fatta di appostamenti miei e suoi, sempre con una scusa pronta per chiacchierare 5-10 min. Insomma, per non farla lunga comincia questa conoscenza che suscita i pettegolezzi dell'ignorante gente frequentatrice della nostra spiaggia. Un giorno gli chiedo l'età: 21!!!!! Quasi mi prende un infarto. Quell'essere carinissimo ha 10 anni in meno di me! Se li porta davvero male, perchè ne dimostra 27-28. Mi cade il mondo addosso ma cerco di non mostrarlo, così quando lui mi dice: "Tu ne avrai 26-27, di meno no perchè altrimenti non potresti essere già laureata e professoressa". Io deglutisco a fatica e codarda gli rispondo: "All'incirca". Passano i giorni e ormai in spiaggia siamo quasi inseparabili, una cosa tira l'altra e ci scambiamo i numeri, fino ad arrivare ad un appuntamento vero e proprio. Credo che tante seghe mentali come le ore precedenti l'uscita e durante l' uscita non me le sia mai fatte in vita mia. Più di 10 anni sono tantiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!E perchè ho dovuto incontrare uno così carino dentro e fuori se poi non posso farci le fantasie. Poi l'euforia ha la meglio e la serata va bene, a parte il mio comportamento vergognoso nel voler passeggiare per vicoli e vicoletti per paura e vergogna che mi vedessero con lui. Io al suo posto mi sarei incazzata, ma lui non lo fa. Gli incontri continuano fino a quando una sera non scopriamo le carte e ci diciamo che ci piacciamo. Che serata. Io faccio un pò la stronza e lo bombardo di tutti i problemi relativi all'età, senza mai dirgli la verità sulla mia però. Lo metto in difficoltà, ma più per vedere quanto ci tenesse a questa cosa che per il gusto di essere stronza. Insomma, fra tanti problemi suoi (i miei me li sono risolti una notte passata in bianco nel pensare se era giusto cominciare qualcosa con quella spada di Damocle anagrafica) comincia la nostra storia. Dio che delizia quelle notti. Abbiamo un posto nostro, dove ci ritroviamo. Un posto dove se c'è uno, l'altro ne sente la presenza. Un posto al mare, con una barchetta bianca, unica spettattrice dei nostri incontri e dei nostri dolori. Lui era la mia passione, la mia voglia di vivere, di ridere, di amare. Poi la sua gioia per questo sentimento che sente lo porta a parlarne con i suoi amici che gli piazzano davanti tutti i lati negativi di una differenza d'età. Beh, i 21 anni di adesso non sono come lo erano i miei. I miei erano anni in cui pensavi che tutto si poteva fare e conquistare, dove il sogno era più bello della realtà e facevi di tutto per realizzarlo e viverlo, i loro no, i loro sono tremendamenti realisti e crudeli. Non posso dare loro tutte le colpe, perchè non mi conoscono, perchè non mi hanno mai visto nè niente, e hanno cercato di tutelare il loro amico da una possibile sofferenza. Ed è proprio con grande sofferenza che ci lasciamo perchè lui è insicuro e la differenza di età (sulla quale fra l'altro ho spudoratamente mentito dichiarando 27 anni non miei) non riesce ad accettarla. Questa separazione dura neanche una settimana, ritorniamo a vederci perchè stare lontani è pesanti e la voglia di stare insieme più forte. Intanto si avvicina il giorno della partenza (lui all'università, io al lavoro a scuola). Ci separiamo ma la sera prima della partenza ci vediamo per salutarci. Dio mio che notte è stata quella!!!! E quando non ci sono parole per descrivere una cosa è meglio non provarci neanche, si sminuirebbe. Il discorso che gli faccio è quello di non cercarmi mai più e se dovesse farlo, l'unico motivo per il quale lo deve fare è perchè davvero vuol stare con me e cominciare una storia vera, senza se e senza ma. Lo sento pochi giorni dopo e pian piano cominciamo questa storia. Ambedue impauriti per quel sentimento che ci stava prendendo la mano. Io riconosco quanto sento dentro me e capisco di esserne cotta. Mi sento legata a lui, penso a lui, mi vedo con lui, ma la paura del futuro mi soffoca e comincio ad indietreggiare e comportarmi male, mettendogli addosso le mie paure e facendolo scappare via. Non ci sentiamo più ma ci rivediamo nella città dove vive e allora inutile continuare a negare i sentimenti, gli chiedo scusa e dopo qualche giorno comincia sul serio la nostra storia. Una storia fatta di sentimento, di quel sentimento che in questo anno avevo desiderato, di affetto, di amicizia, di sintonia e di tanta tanta passione. Mi sembrava quasi di avere le ali quando stavo con lui. Nel frattempo io vado a vivere da sola e lui viene a trovarmi. Abbiamo un'incoscienza da folli e poi la sua sincerità mi spiazza e non riesco più a mentirgli. Con calma, con tutte le mie scuse gli dico la mia vera età e lo vedo sbiancare. Non mi parla per mezz'ora ed io in una stanza e lui nell'altra ci accingiamo alla delusione. Avevo pensato che anche stavolta il tempo gli avrebbe fatto metabolizzare la cosa, che il tempo gli avrebbe fatto capire cosa davvero lo faceva felice, che come stavamo quando eravamo insieme era più forte, invece gli si spezza qualcosa dentro e dopo la sua partenza mi chiama e mi dice che non è giusto quello che ho fatto, che avrei dovuto dirglielo subito perchè doveva essere una scelta ragionata cominciare una storia sapendo tutto. Mi accusa di non essere stata sincera, di avere giocato, di non avere avuto rispetto e di averlo ingannato, di essere deluso. Cerco di spiegargli che solo la paura mi aveva spinto a mentire, che volevo aspettare il momento in cui la nostra storia fosse davvero forte così da poter superare questa cosa insieme. Ma non è così, lui si convince che non è quello che vuole e che non riesce a sopportare tutta questa differenza d'età. E' finita così la nostra storia, senza nessun possibile ricorso in appello. Credo che la sua reazione sia stata esagerata, credo che la razionalità abbia avuto il sopravvento sui sentimenti, credo...tante cose brutte. Mi mancano i suoi occhi sorridermi e le ore passate al telefono a ridere, mi manca svegliarmi al suo fianco svegliata dai suoi baci. Ogni giorno quando esco da casa immagino di trovarlo fuori. Io non ho mai preteso niente da lui,non mi sono mai chiesta niente del futuro perchè quello che desideravo era vivere il presente e vivere lui. E adesso? Quando sparisce questa amarezza e questa speranza che di nuovo si sono impossessate di me? Ma perchè ho quest'età? E perchè lui ha quest'età? Se dovevamo incontrarci e stare bene insieme, perchè le cose non erano più semplici invece che così crudeli? Non è giusto, è uno scherzo che il destino si poteva risparmiare per questo mio cuore già ridotto male, perchè io sono stanca, tanto stanca di voler bene a vuoto. Io non so se mi era destinato lui, magari era solo un'altra meteora in attesa del mio pianeta, ma io non so distinguere le avventure, perchè comunque metto del sentimento. Avevo già dato una data di scadenza a questa storia, ma volevo viverla fin quando era possibile. Gli avrò forse spezzato il cuore e mi spiace.

domenica 15 luglio 2007

....E LASCIATE CHE IO SIA




Cambio di scenario: arrivederci paesaggio lacustre finalmente mare. Per fortuna non c'è il caldo asfissiante di ogni estate, quindi i miei nervi saltano meno del solito. L'acqua è gelida ma la pizza una meraviglia, il sole cocente ed il cuore sempre a ricevere scossoni. Ora comincio a dare un nome a cose e persone, a me non piacciono gli anonimi. Il suo nome è voglia di vivere, di essere di nuovo amata e soprattutto di amare. Non so cosa mi aspetta, ma come dice la buona Ally quando non si aspettano novità ogni cosa sarà una novità, staremo a vedere. So che sto tornando a casa, ma che non mi aspetto molto a parte l'affetto della mia famiglia, e per i miei concittadini non nutro molto simpatia. Passerò le giornate al mare, lontana dalla mondanità e sicura da rischi al cuore perchè tanto figuriamoci se trovo qualcuno a cui voler bene proprio lì.

martedì 26 giugno 2007

Il ritorno della single

Image by : Chandra Michaels

Aprile, maggio, e ora giugno! Son passati tre mesi dal mio ultimo post, non è cambiato molto del mio stato d'animo nè sentimentale, forse però si è accentuata la mia autoironia grazie al cinismo che sta toccando livelli esagerati. Ma sto bene così (credo). Nessuna storia ha avuto inizio ma parecchie conferme mi hanno convinto di quanto gli uomini siano dei codardi. Una donna intelligente, raramente si accompagnerà ad un uomo intelligente, a meno che questo non sia davvero tale. La donna intelligente spaventa e sminuisce l'accompagnatore stupido. Non so dove voglio arrivare con queste frasi, ma so che ho avuto le attenzioni dell'uomo sposato, dei viscidi e degli impossibili realizzatori di una storia a due. Per un attimo l'illusione di un divertente bancario ha movimentato la mia vita ma poi da donna pratica qual sono ho dato un calcio figurato anche a questa inconsistente figura d'uomo del nord. Che ci ho guadagnato? Beh...un altro essere umano al quale mandare un sms quando si perde in un bicchier d'acqua perchè la zoccola del momento l'ha un pò bistrattato. Essere di conforto a qualcuno mi fa star bene ma anch'io vorrei che le persone che si definiscono amici esprimessero più amicizia che durezza, e che cavolo...la delicatezza devo averla soltanto io nel dire o fare certe cose? Questo è un altro argomento e ci sarà tempo per parlarne...
" In amore c'è una linea sottile che intercorre tra piacere e dolore, infatti si dice comunemente che un rapporto senza dolore è un rapporto che non vale la pena di essere vissuto. Per alcuni il dolore implica una crescita ma come si fa a sapere dove finisce il dolore della crescita e inizia il dolore della pena? Continuare a percorrere quella linea sottile è da masochisti o da ottimisti? Quando si parla di amore come si fa a sapere quand'è che basta? "
Carrie Bradshaw

mercoledì 21 marzo 2007

E' PRIMAVERA

Image by: Arthur De Pins
Dopo una settimana di pioggia e freddo, stamane svegliandomi ho visto il sole! Sarà un caso se oggi è iniziata la primavera? Forse; ormai è diventata la mia parola preferita: forse domani smetterà di girare in questo verso da noia mortale la mia vita, forse domani sorriderò, forse domani sarò felice di come sono, forse domani qualcuno si innamorerà di me, per come sono, perchè lo merito e perchè adesso è arrivato il mio turno. Il cinismo mi sta divorando le ossa. Non credo e non spero più. Penso che ho avuto la mia occasione e che rimarrò sentimentalmente sola per l'eternità. E mi girano le scatole quando mi si dice che non è così e che prima o poi arriverà la persona per me. IO NON CI CREDO PIU' !!!!!!!!!!!!! Non è così, altrimenti non mi sentirei per come mi sento : triste, sempre e comunque. L'unica novità è stato il mio fine settimana, sono stata a Milano e dopo mesi ho rivisto la mia buona amica Ally. Certo è stato pesante rivederla, ma solo perchè lei è un'amica del ragioniere e rivedendola mi sono ricordata di tante cose, non ultima una domenica pomeriggio sedute su una panchina di fronte al mare dopo che io ed il ragioniere ... vabbè lasciamo perdere perchè sennò ripiombo nella nostalgia e stavolta davvero mi finisco il barattolo di Nutella. Sono stata bene, ho conosciuto meglio lei e mi piace com'è; è mia amica a prescindere dal mio passato legame, me ne sono accorta perchè i nostri discorsi toccavano tante cose. Sapevo già di avere trovato un'amica, ed adesso l'ho visto. Oggi mi sono ripresa il giorno libero, non ho avuto voglia di andare a scuola, visto che fra le altre cose non mi pagano neanche: chi me lo fa fare? Ho trascorso la mattina a prendermi cura di me, ho ascoltato l'intero cd di Mario Biondi, il quale con la sua voce così intensa, suadente e ruvida allo stesso tempo, riesce a trasportarmi lontano; sembra di ascoltare Barry White. Il sole fuori illumina il tutto, ma anzichè rendermi allegra mi rattrista ancor di più. A voi che mi leggete, e che a volte aspettate, che posso dire? Adesso sono così, non ho voglia di nulla.

sabato 3 marzo 2007

" I martedì col professore "


Image by : James Christoph

Lo so che non è normale, ma chi se ne frega se sto ripulendo la dispensa di mia sorella da ogni deliziosa merendina? Non sapevo che Mulino Bianco ne avesse creata una nuova: davvero niente male con quelle stelline bianche su un soffice pan di spagna al cioccolato e la cremina al latte. Ho casa libera per un'oretta circa, così inserisco il mio cd di merengue nel lettore, alzo il volume fino a che i timpani reggono e a passo danzante assaggio le dolcezze della dispensa. Non ballavo così d'allegria da non so quanto tempo. Inizio a sentire caldo (sarà che il termostato del riscaldamento segna quasi 30 gradi) e getto per aria il maglioncino rosa confetto. Rimango con la maglia intima di miss Piggie e jeans slacciati in vita. Mi scateno per una buona mezz'ora e sorrido. Lo so di essere maliarda come un forno a microonde, ma imparerò a fare di necessità virtù. E forse è vero che davvero non so chi o cosa potrò incontrare domani, non posso ritenere sicuro niente e questo un pò mi angoscia e un pò mi mette in fibrillazione. Ma martedì saprò come fare a rimettermi in gioco, e se l'ho dimenticato, cercherò di ricordarlo. D'altronde l'esperienza col Capitano dovrà essermi servita a qualcosa, tipo a fare esperienza e a ricordarmi che ancora vivo e so farlo, che ancora sono in grado di provare emozioni e di farne provare.

giovedì 1 marzo 2007

Una furtiva lacrima

Oggi sono uscita da casa con un sorriso (come d'abitudine, visto che ho sempre fiducia nel destino e non si può mai sapere chi osserverà il mio sorriso e ne verrà conquistato), e sono rientrata con le lacrime che mi rigavano il volto. A scuola, lo sfigato del vice-preside, il quale ha qualche anno in più di me e un cuore che ha lasciato nella culla quando ha cominciato a camminare, mi ha detto delle parole così crude, con un tono così sgarbato e cattivo che mi sono sentita maltrattata. Però non gli ho dato la soddisfazione di vedermi piangere, perchè mi sono alzata e sono andata a cercare nascondiglio in corridoio, dove mi ha vista solo la bidella, che mi ha chiesto cosa fosse successo. Ho inventato la scusa di un mal di pancia e mi sono ricomposta. Lui non lo saluto più, e giuro che qualsiasi cosa mi chiederà di fare extra per la scuola, la mia risposta sarà sempre NO. E' un essere così insensibile che mi chiedo come e cosa possa insegnare a dei ragazzini in un'età così delicata della loro vita. Ma forse è così che si va avanti, non guardando in faccia nessuno. Non voglio più avere a che fare con lui e se solo si azzarda a chiedermi cosa ho, gli risponderò per le rime, cosa che non ho avuto la forza di fare oggi, tanto ero sbigottita. Ho una tale tristezza addosso! Mi manca la mia mamma, mi manca la mia camera intrisa di sogni e dolori, mi manca il mio amore, mi manco io, che da quando sono arrivata qui, mi sono imposta di essere un'altra. Ho paura di tutto e soprattutto pensare che il futuro sarà come lo vedo adesso. Vorrei tanto una carezza dolce sul viso ed un abbraccio in grado di dileguare la solitudine che sento dentro.

lunedì 26 febbraio 2007

Where are you?

Image by: Jason Brooks

Ma si può essere circondati da tanta burocrazia? Trascorro parte della giornata a compilare fogli e a leggerne altri, e sono solo alla scuola media inferiore, figuriamoci se fossi alle superiori!!! Arrivo così annoiata a fine giornata che il pensiero più allettante è quello del letto mobile che mi aspetta. Non lo so ancora se vivo, ma la mattina mi alzo con la speranza di una novità che mi rinnovi la giornata. Quando parlo con chi mi conosce e mi vuol bene, mi sento dire sempre la stessa cosa : "Sembri triste". Bella scoperta! Di che dovrei essere allegra? Della noiosa esistenza che conduco? O delle attenzioni sempre più mirate del collega quasi cinquantenne e sposato? O ancora della bidella pazza che sembra ce l'abbia con me e non vuol neanche farmi le fotocopie? Mi va bene così comunque, perchè se non avessi questo, non so cosa farei. Il mio tempo preferito sono i 40 min. che trascorro sul pullman per andare a scuola, col lettore mp3 a palla, mentre i miei pensieri vagano, e la mia testolina sogna. Sogna di vedere il ragioniere bastardo, sogna di sentire ancora una volta le sue parole d'amore, sogna, sogna, sogna. E poi le porte si aprono ed io devo necessariamente svegliarmi e rimettere piede nella realtà. E allora mi vanno bene anche le attenzioni divertenti del collega e il desiderio di ricominciare a vivere. Quando diavolo avverrà ciò? Ho diritto a qualcosa anch'io, o la mia possibilità l'ho già avuta e l'ho sprecata? Un senso di gelo a volte mi attanaglia il cuoricino, già messo così male. C'è una luce che non si spegne mai?

giovedì 8 febbraio 2007

Pensiero della tarda sera

Lo sapevo che sarebbe arrivato: maledetto raffreddore e bastardissima temperatura del nord. Naturalmente mi è stato regalato amorevolmente da mia sorella. La scorsa mattina mentre andavo a scuola, lo sentivo arrivare. La testa che mi scoppiava, il naso che tirava su e i brividi alle ossa. Per fortuna avevo due sole ore di lezione, indi la difficoltà era minima. Adesso metto il mio caldo pigiamone e di filato sotto il plaid, con il mio carico di tristezza e brividi di freddo. Oggi sul pullman osservavo il lago dall'atmosfera lugubre, mentre il mio lettore mp3 pompava musica a palla. Mi vedevo riflessa nel vetro e immaginavo i miei prossimi mesi. Non li immagino dissimili da questo, ma lo spero tanto. E per chi ha aspettato i miei post così affettuosamente come ha dimostrato dai commenti, prometto che da domani riprenderò in mano il blog. Per stasera, solo dei brevi pensieri visto il raffreddore che ancora mi abbatte.
Brezsny questa settimana mi dice :
Quando 46 studiosi inglesi completarono la traduzione della Bibbia di re Giacomo, nel 1610, William Shakespeare, che era del Toro, aveva 46 anni. Nella loro versione del salmo 46, la quarantaseiesima parola era "shake". Una coincidenza? Non credo. Non è un caso che solo un minuto fa io abbia finito di leggere il salmo 46 e adesso stia scrivendo il tuo oroscopo per la settimana che comincia il 15 febbraio, che è il quarantaseiesimo giorno dell'anno. Mentre scrivo sono seduto in un caffè al numero 46 della Cabrillo Highway ad Half Moon Bay, in California. Al tavolo accanto al mio c'è un uomo che festeggia il quarantaseiesimo compleanno e fuori della finestra vedo un piccolo aeroplano con il numero 46 dipinto sopra. Qual è la mia conclusione? Che il 46 è il tuo numero fortunato, Toro, e tu stai per raccogliere circa 46 tonnellate di strane e deliziose sincronie.
A dire la verità, spesso dopo aver letto il suo oroscopo ed essermi guardata attorno, mi viene da mandarlo a quel paese. Ci ha azzeccato tante volte con me, è vero, ma voglio che davvero si avveri ciò che più volte mi ha predetto. E che cavolo!

lunedì 29 gennaio 2007

Ora dopo Ora

Image by: Arthur Depins
Ore 6.05. La sveglia maledetta suona e mi rigetta nel caos del mio lavoro (gli scrutini e le pagelle da finire). Camminando come una zombie mi dirigo in bagno (dò puntualmente una gionocchiata allo spigolo della porta), mi guardo preoccupata per la nuova ruga fra le sopracciglia (troppi pensieri sparsi), mi lavo con l'acqua fredda per darmi una sferzata di energia e come un fulmine torno in camera per vestirmi e truccarmi velocemente.
Ore 7.00. La fermata del pullman è piena zeppa di studenti che io guardo con finto odio. Arriva l'autobus, salgo e mi accascio per 40 minuti sulla poltroncina, pensando alla lezione da fare, alle verifiche da finire e facendomi salire il cuore in gola ogni volta che il mio sguardo si posa su un'Audi T2 Coupè color argento.


Ore 7.42. Mi trovo, rabbrividendo per il freddo, davanti il cancello della scuola, naturalmente ancora chiuso e maledico in cuor mio le bidelle che se la prendono così comoda mentre mi si sta congelando il sedere.


Ore 8.05. Entro in classe e odo le bestioline darmi il buongiorno. Poggio elegantemente (mmm) la mia cartella sulla sedia e apro il registro.


Da 7 giorni son queste le mie mattinate, mentre le mie pause mi vedono ingurgitare bicchieri di cioccolata calda presa alla macchinetta. Rientrata a casa, afferro al volo qualcosa dal frigo e alleggerisco la mia cartella dai quaderni dei ragazzi. Mi piazzo sul divano, leggo, accendo il pc, mi connetto e mi riimmergo per mezz'ora nel mio mondo virtuale. Ascolto speranzosa gli oroscopi di Fox (il quale è un mese che mi rompe le palle dicendomi che a fine gennaio Venere entrava nel mio segno e finalmente il periodo di sfiga che mi porto dietro da settembre sarebbe finito, e un ritorno o un nuovo amore a partire dai primi di Febbraio si sarebbe rivelato. Sto aspettando battendo il piede nervosamente. Capito Fox?) e Brezsny, controllo la posta, mando qualche sms agli amici del cuore, correggo i compiti e preparo qualche piatto nuovo per cena. La rarità è che alle 22.30 circa, si impossessa, in modo violento, di me un forte sonno, cosa che non mi succedeva da mesi or sono. Adesso vivo le giornate e ho riportato al giusto uso la notte. Domani comincerà un altro nuovo giorno, e io adesso posso dire di avere il cuore pronto (in verità ce l'avevo anche un mese fa, ma adesso ho le palle per affrontare come si deve le cose. I sei mesi di Ally stanno finendo e...).

giovedì 25 gennaio 2007

Si Comincia...

Image by: Colonel Moutarde

Eccomi di nuovo finalmente! Ho giusto 28 minuti di libertà e privacy per scrivere sul mio amatissimo blog. Quante inaspettate e piacevoli novità sono capitate negli ultimi 5 giorni! Brezsny mi aveva comunque avvisata. Una chiamata di lavoro giunta come manna dal cielo per il mio stato semidepressivo! Un aereo preso al volo e un nuovo inizio. Mettere piede in classe e cominciare a far lezione, con lo sforzo sovrumano di piacere e suscitare le simpatie di queste bestioline. Una nuova ottica e soprattutto uno stipendio!!! L'ho presa bene, lo desideravo e adesso posso cominciare a far progetti della mia vita. Mi trovo a quasi 1700 km da casa, ma non mi lamento. Era ora che cominciassi a vivere la vita lavorativa. Certo la mia partenza non è stata esaltante, ho un pò di malinconia addosso, ma è facile intuirne il motivo. Il mio Capitano mi ha mandato un sms quando stavo per partire, poi arrivata a destinazione, accendo il pc e trovo la mail più bella che mi abbia mai scritto. Mi scrive di quanto male gli faccia la mia partenza e di come gli mancherò. Mi sentivo stringere il cuore per le emozioni che provava e per quelle che faceva provare a me. Certo, non ho apprezzato il fatto che per dirmi ciò che sentiva avesse aspettato la mia partenza, ma meglio che niente. Quelle parole mi hanno esaltata. Lui non sceglie, lui vive ambedue le emozioni che gli danno due donne diverse. Manco fosse stato sposato! Dopo cena, arriva la sua telefonata. La cosa mi spiazza, perchè non è più così sincero come nella mail, mi sembra di tirargli con la tenaglia le parole di bocca. Litighiamo e poi facciamo pace. Ricominciamo a parlare di sentimenti ed io mi esaspero per la sua eterna indecisione. Si pente di avermi chiamata ed io specifico che in quel modo mi fa solo star male, e che se deve continuare così, forse è meglio che non si facesse sentire più. Beh, l'ha fatto. Sono 4 giorni che non ho più sue notizie. Io non mi sono trattenuta e ieri sera gli ho mandato un sms, ma niente, tutto tace. Forse ha valutato che non si sente di mandare all'aria la sua storia per qualcosa che sembra irta di ostacoli. Ed io come posso fargli capire che non saperlo mai non è la cosa giusta? Adesso veramente basta, io devo rimuoverlo dalla mia testa. Lo so di aver già detto basta, ma era una bugia. Devo abbandonare la speranza che... Ne va della mia serenità. Mi resta sempre quella domanda che mi faccio spesso : "Possibile che certe cose capitino senza un perchè o senza la soddisfazione di rendersi conto se ne è valsa la pena o no?" Io non voglio dividere niente con nessuno, io voglio le cose per intero. Io voglio vivere anche se mi faccio male.

sabato 20 gennaio 2007

O Capitano mio Capitano

E' meglio una delusione vera di una gioia finta
Ma quando la delusione cresce la pressione aumenta
Sarà che la pioggia batte forte sulla mia finestra
Sarà che alla fine della notte mi chiedo cosa resta
Però poi arrivi tu ti siedi dove vuoi e butti giù
La mia malinconia di vivere e tutto sembra già
Possibile per me
Preso dentro al buio che avanza
Vieni tu a dare luce al mio giorno
Trascinato sotto dall'onda
Ho rincorso il mondo nuovo
La tua mano tesa mi è apparsa
E adesso sto risalendo
Per favore non fermarti ora

NEFFA

martedì 16 gennaio 2007

CHE ARRIVI IL NUOVO (?) GIORNO

Image by: James Christoph

Si! Stamattina mi sono svegliata ed andava bene. Ho pure fatto un mezzo sorriso, e non perchè sia cambiato qualcosa, ma perchè un lungo esame introspettivo, mi ha fatto rendere conto, che non ne valeva la pena. Insomma, chi me lo fa fare se un individuo non apprezza o si fa mille seghe mentali se io sono così carina nelle mie cose e nei miei gesti? E' solo un problema suo, ed io mi sono autoconvinta che le cose cambieranno presto per me (deve essere così!). Mi aspetto di star bene e raggiungere i miei obiettivi (che ancora non son ben definiti però). Certo, quel sapore amaro in bocca ancora lo sento, ma sparirà, e nel frattempo riprendo la mia vita. Appena alzata,mi hanno accompagnata gli stessi gesti : apro gli occhi ben bene, accendo il computer mentre velocemente corro in cucina a prepararmi un caldo cappuccino, brontolo un "che palle" a mia madre che mi dice di disfare l'albero di Natale perchè se mi crogiolo ancora un pò arriva Pasqua. Ritorno in camera e piazzata davanto lo schermo, leggo le mie mail (certo, un pò ho sperato di trovare un'altra certa mail, ma non è stato così grave stavolta), mi accerto di qualche nuovo post sul blog di Tolly, controllo l'oroscopo di Brezsny, invio qualche sms di buongiorno e son contenta così. Mi chiudo a doppia mandata in bagno e inizio il mio lungo rituale di messa a punto, con una tonificante doccia e tutte quelle adorabili (quanto dispendiose) cremine che mi fanno sentire più figa (lo so, mi ci vuole poco a sentirmici). Eccole di nuovo le mie giornate tipo; un pò mi erano mancate, vista l'ansia e la disillusione di questi ultimi 15 giorni. Alla fine, l'idea carina del caffè e dei cioccolati, è stata quasi scambiata per un pacco bomba. Il Capitano però ha sorriso, ed io ho sorriso perchè forse ha perdonato la mia mail dove gli dicevo cosa pensavo di lui (Tolly la equivale ad un calcio nelle palle ed una padellata nelle gengive). Non ho ottenuto molto, anzi proprio nulla, a parte un sentito grazie e sue insicurezze. E' lì che mi son chiesta se fosse il caso di andare avanti, se il gioco valesse la candela, e ne ho evinto che non è così. Non posso costringere la gente a vivere o vedere le cose per come le vedo io. Adesso basta, cambiamo musica, e metto su quella che piace a me. Ma come dice Tolly, "aspetta, aspetta, aspetta, non è tutto così irrimediabilmente chiuso, anzi mi pare che..." Tanto lo sai che non ti credo,vero Tolly? Se poi però mi dovessi sbagliare, è ancora meglio. Di certo però non me ne starò più a morire dietro a qualcuno che nonostante mi riconosca come sua donna ideale, non riesce a far nulla per arrivare al punto di un inizio. Ma scherziamo? O Capitano, questo titolo te lo hanno dato all'accademia di Topo Gigio? Usala la testa, ma soprattutto i sentimenti. Da adesso non mi riguardi più, a meno che tu non sappia prendere la tua vita in mano e cominciare qualcosa con me, senza se e senza ma. Io vado avanti, perchè tante cose aspettano di essere intraprese da me, e chissà, magari mi renderanno felice! Perchè quanto prima come dice Ally, arriverà la mia primavera.

sabato 13 gennaio 2007

UFFF

Image by: Colonel Moutarde

E rieccomi di nuovo al timone (non so ancora bene di che cosa, ma l'importante è esserci). Le mie inseparabili sigarette, la mia tristezza diventata cronologica e i torroncini (per certe cose resta sempre Natale) che ingurgito uno dietro l'altro. Ho troppo bisogno di dolcezza per rimanere senza una scorta di cioccolato (rigorosamente al latte). L'unica nuova abitudine, è che adesso oltre guardare le foto della mano che governa sul cuore, è quella di rileggere le mail del mio Capitano; quelle non le elimino, sono sempre ricordi. Ricordi di un breve periodo dove il mio cuore mi ha dimostrato che ancora c'era, che batteva, ricordi di empatia e anche magia, ricordi di speranza, ricordi di me che torno a vivere. Ci ho riprovato col Capitano, l'ho contattato, ma come da me previsto è stato molto freddo; così ho vinto parte di quelle scommesse che avevo messo. Solo qualche settimana e volerò via dall'amata isola. Un volo verso un nuovo futuro, spero un lavoro e, mi auguro, una gran serenità ed armonia con me stessa. Devo imparare a star bene con me, devo non pensare all'angoscia che mi opprime il petto. Quanti devo e quante cose da fare. Fuori il sole riscalda tutto ciò su cui si posa, ma non riesce a farlo con me. Non riesce a sciogliere il gelo che porto dentro. Effettivamente sono mesi che il sole mi sembra spento, non mi dà calore. Voglio imparare ad essere una di quelle persone che le bruciature le fan diventare possibilità di essere più forti, e non come succede a me, mazzate che mi fanno stramazzare a terra.


Aggiornamento:

Adesso è la sera di una lunga domenica trascorsa a pensare (un'attività che il mio ex diceva causava troppi problemi) e a preparare muffins. Ho pensato alle tattiche passatemi da Tolly per tentare un riavvicinamento, a rimuginare se è giusto o sbagliato, ma ormai so che lo farò. Domattina mi alzerò prestissimo. Non so come la prenderà, ma tento, come dice Tolly, un colpo di mano. Io voglio provarle tutte, non voglio guardarmi indietro e pensare "... chissà se..., ma forse avrei dovuto...". No! Io non sono così. Io non voglio rimpianti. Devo prendere quell'aereo fra 20 giorni con la consapevolezza che ho fatto, anche in questo caso, tutto il possibile. Non voglio lasciare nulla d'intentato. Tanto, chi se ne frega? Andrò via e poi chi si è visto si è visto. E anche stavolta, come il 18 dicembre, che Dio me la mandi buona!

mercoledì 10 gennaio 2007

... E BASTA !

Image by: James Christoph

Io non capisco più l'essere umano. Mi sforzo, ma proprio non lo comprendo. Cerco di rendermi più comune, di capire, ascoltare anzichè sentire, guardare anzichè vedere, ma il risultato è deludente. Ho creduto, anche stavolta, che l'anno vecchio mi avesse lasciato un bel regalino e che l'anno nuovo avesse continuato il lavoro lasciato dal vecchio amico. Non è andata così; è stata solo una cocente delusione datami in regalo senza peraltro averla richiesta. L'anno vecchio ha acceso in me la speranza di un bell'inizio, ho pensato che, visto il tanto patire degli ultimi mesi, volesse darmi una nuova possibilità di sorridere, e così è stato. Io l'ho conosciuto il mio finanziere. E' iniziato un qualcosa che non saprei neanche descrivere. A sentir lui è stato come trovare un'altro individuo che ti completa. Non sento ancor di poter parlare di ciò che è successo fra me e lui, perchè è successo tanto, ma allo stesso tempo non è succeso nulla. Allora mi chiedo, e ti chiedo, Capitano, a cosa è servito essersi incontrati se non hai il coraggio di vivere ciò che la vita ti mette sul cammino? A cosa son servite tutte le tue belle frasi o il malessere che vivi se non sai affrontare irti sentieri e scegli la via più facile? E' per questo che non capisco più l'essere umano. Non comprendo perchè ancora ci ostiniamo a pensare che ci siano tante possibilità, quando invece la vita è una. Ho sempre avuto la mia teoria, messa sempre in pratica che sia meglio avere rimorsi che rimpianti, perchè voglio, se proprio devo, star male per qualcosa che ho fatto anzichè stare a struggermi pensando a come poteva essere o sarebbe stato se ...No, io non sono così, io non ho mai avuto rimpianti e non voglio averne, ma un altro individuo me lo ha creato, e questo mi fa incazzare, perchè non ho scelto io, ma qualcun altro lo ha fatto per me.
CODARDO!!!